Sala Rossini – Caffè Pedrocchi
Via VIII Febbraio, 15
Incontro introduttivo al festival con Emanuele Zinato (Docente di Letteratura Italiana Contemporanea – UniPD)
Il linguaggio non è neutro né innocente: è sempre saturo di ideologia. Le parole egemoni veicolano la visione del mondo dominante in modo tanto più pervasivo quanto meno riconosciuto dai parlanti. Per questo si può dire che siamo tanto più “parlati” dalle forme del dominio quanto più queste ultime si danno linguisticamente come naturali.
Sulla scia del lavoro sulla verifica delle parole, iniziato dal prof. Zinato su laletteraturaenoi.it, l’incontro partirà dall’analisi delle diverse sfaccettature della trasparenza, tema centrale di Irruzioni 2022, spostandosi poi sull’uso che viene fatto quotidianamente di altre parole semanticamente affini. La critica della cultura viene esercitata mettendo le parole alla prova.
Sala Rossini – Caffè Pedrocchi
Via VIII Febbraio, 15
Dialogo fra Anna Maria Pellegrino (cuoca di cibi e storie) e Danilo Gasparini (UniPD)
Nel 1549 a Ferrara, Cristoforo di Messisbugo pubblica Banchetti, composizione di vivande e apparecchio generale, dove scrive che non spenderà: “Tempo o fatica in descrivere diverse minestre d’hortami, o legumi, e in insignare di frigere una tencha, o cuocere un luzzo su gratella, o simili cose che da qualunque vile femminuccia si sapriano fare …”. Perché l’arte è “maschio” e il mestiere è “femmina” e l’arte culinaria è sempre stata appannaggio maschile. Le mani delle donne, che nutrono e curano, rimangono celate anche se sapienti, quasi trasparenti, come in un gioco di “nascondimenti” che nel Rinascimento fu la massima espressione culturale della gastronomia.
Con Anna Maria Pellegrino, cuoca che cucina ricette che raccontano storie e Danilo Gasparini (Docente di Storia dell’Agricoltura e Storia dell’alimentazione all’Università di Padova, Docente in “Cultura del cibo e del vino” al Master di Ca’ Foscari) si scoprirà come anche in cucina il genere ha sempre fatto la differenza.
Auditorium San Gaetano
Spettacolo teatrale degli studenti UniPD
Una performance teatrale ideata e costruita integralmente dagli studenti che hanno partecipato ai workshop del progetto finanziato con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative Culturali degli studenti.
Uno spettacolo incentrato sul tema delle dinamiche interpersonali, relazionali e amorose dove si disarticolano, in un continuo gioco di trasparenze, le sincerità, le menzogne, l’innocenza e le piccole ipocrisie della vita. Un tavolino, due sedie, l’essenziale per un incontro.
Auditorium San Gaetano
Dialogo fra Felice Cimatti (filosofo – UniCal; conduttore Rai Radio 3) e Luca Illetterati (filosofo – UniPD)
Musicato dal trio: Agnese Amico (violino), Nina Baietta (voce) ed Enrico Milani (violoncello)
Cosa rimane della poesia di Andrea Zanzotto?
Sfogliando la recente riedizione a cura di Padova University Press di “Dietro il paesaggio”, opera d’esordio di Andrea Zanzotto, “balena la capitale questione dell’autonomia formale della poesia come ultima forma di resistenza”. A partire dalla rilettura di questa opera riemergono le tematiche care al poeta in tutta la loro complessità: i problemi cruciali della poesia moderna, la psicoanalitica di Lacan, la sfida del sublime, lo scandalo del “non farsi capire”, il confronto della parola poetica con l’impossibile a dire e il sempre presente spazio visivo del paesaggio.
Il trio composto da Agnese Amico (violino), Nina Baietta (voce) ed Enrico Milani (violoncello) interpreta le suggestioni evocate da una selezione di poesie di Andrea Zanzotto in musica, manifestando non il contenuto delle stesse, bensì la forma e la struttura interna che richiama la dimensione di ricerca che sta alla base del linguaggio dell’improvvisazione libera.
Centro Universitario Zabarella – Sala Grande
Escluse, espulse e marginalizzate: le donne, nella storia delle arti, si sono spesso ritrovate fuori asse e fuori dal luogo centrale che avrebbero meritato nella storia. Il collettivo Le Ortique affronterà per Irruzioni il tema della “trasparenza” seguendo il filo rosso dell’invisibilità e dell’oblio di alcune scrittrici del Novecento come Milena Milani, Giorgia Stecher, Maria Fuxa, Fausta Cialente, Brianna Carafa.
Interverranno: Francesca Fiorentin, Viviana Fiorentino, Clelia Lombardo, Chiara Pini e Alessandra Trevisan.
Le Ortique inoltre lancerà una “Podcast Fest vol. 2” con una call aperta per scovare le artiste dimenticate dai canoni, alla scoperta di nomi inghiottiti dal tempo, per leggerle e riascoltarle in una playlist dedicata.
Androne del Centro Universitario Zabarella
Rimescolate vs. WoW – Incendi Spontanei
Il collettivo poetico padovano Rimescolate sfida quello capitolino WOW – Incendi Spontanei, in uno scontro all’ultima rima. Una sfida in tre manche, una più avvincente dell’altra, che porterà il pubblico a giudicare ciascuno dei 6 performer in gara e a decretare quale dei due collettivi abbia le rime più affilate e potenti.
Canale Piovego (dalle Porte Contarine a Porta Portello)
Performance acquea a bordo di barche tradizionali
Sergej Esenin (1895-1925) fu uno fra i più grandi e amati poeti russi della prima metà del novecento ed è anche il poeta preferito di Pierpaolo Capovilla che dopo un accurato studio e selezione dei testi, interpreterà dei componimenti, alcuni più noti e altri meno conosciuti, del poeta. Dai primi versi de Il rosso dell’alba (1910),
Le acque alte hanno lambito (1910) e La betulla (1913) fino alla Confessione di un Teppista (1920) e L’Uomo Nero (1925).
L’urlo di Esenin nella voce di Capovilla tracimerà dall’acqua, dalle sponde di una barca tradizionale della laguna veneziana, oltre gli argini fino in città.
Una performance unica nel cuore di IRRUZIONI, possibile grazie alla collaborazione della Scuola Padovana di Voga Veneta Vittorio Zonca e alle remiere di Padova.
In apertura, sulle barche, performance vocale dello scrittore transnazionale Jason Francis Mc Gimsey: “Stýx and Stones” una lamentazione musicale-poetica.
Posti barca limitati su prenotazione.
Insettario Esapolis
Una lezione “fuori controllo” di Andrea Pase, geografo (UniPD)
Un gruppo di impavidi performer della Lega Italiana Poetry Slam indaga i legami che possono nascere tra l’uomo e il mondo delle creature a sei zampe. Ciò che ne nasce è uno spettacolo poetico a tappe, ora spaventoso, ora stupefacente.
A cura di Luca Tironi.